GUIDO GOZZANO -
l’assenza – Nando Gazzolo
Un bacio. Ed è
lungi. Dispare
giù in fondo, là
dove si perde
la strada boschiva,
che pare
un gran corridoio
nel verde.
Risalgo qui dove
dianzi
vestiva il
bell'abito grigio:
rivedo l'uncino, i
romanzi
ed ogni sottile vestigio...
Mi piego al balcone.
Abbandono
la gota sopra la
ringhiera.
E non sono triste.
Non sono
più triste. Ritorna
stasera.
E intorno declina
l'estate.
E sopra un geranio
vermiglio,
fremendo le ali
caudate
si libra un enorme
Papilio...
L'azzurro infinito
del giorno
è come seta ben
tesa;
ma sulla serena
distesa
la luna già pensa al
ritorno.
Lo stagno risplende.
Si tace
la rana. Ma guizza
un bagliore
d'acceso smeraldo,
di brace
azzurra: il martin
pescatore...
E non son triste. Ma
sono
stupito se guardo il
giardino...
stupito di che? non
mi sono
sentito mai tanto
bambino...
Stupito di che?
Delle cose.
I fiori mi paiono
strani:
Ci sono pur sempre
le rose,
ci sono pur sempre i
gerani...